20 Anni Dopo – Il Cammino sulla Strada del Cambiamento

17 o 18 anni fa in questo stesso periodo (19 marzo 2022) ero uno studente “ritardatario” di Filosofia, avevo la mia unica relazione ingenuamente stabile della mia vita, scrivevo, mi allenavo e sognavo un futuro da scrittore e filosofo. Oggi nel 2022 faccio altro, anche se si tratta sempre di scrivere e comunicare. Ho elaborato un mio sistema che mi permette di capire e descrivere il mondo. (In teoria un corso di Filosofia dovrebbe, secondo me, avere questo come scopo e non partorire tesi che parlano di argomenti alla “moda” o cari al professore, almeno questa è la mia esperienza. Ma si sa la scuola non è posto per animici visionari e ribelli ma per formare scalini di piramidi, scalini abituati a essere calpestati. Chiudiamo la divagazione tanto ne riparlerò). Anche allora cercavo di capire il mondo e di inserirlo in un sistema, in uno schema. Cosa è cambiato da allora in me e nel mio sistema. Rileggendo il testo che da il titolo a questo articolo mi accorgo che nella sostanza, nell’ordine implicato di come vedo il mondo non è cambiato molto, e in parte sono felice di ritrovare me stesso alla fine di un giro durato quasi 20 anni. Un bel giro ma che termina sempre lì: la vita è un cammino sulla strada del cambiamento. Sia che ne siamo coscienti o no tutto è in continuo divenire e per diventare bisogna accettare il divenire.

Tornando al “Cammino sulla Strada del Cambiamento” è l’unico e organico testo in cui allora avevo racchiuso tutto il mio pensiero. L’unico mio scritto. Cosa mi fece smettere di scrivere? La vita e il fatto che a nessuno interessava quello che scrivevo. Il lavoro e la ricerca di un posto in una delle tante piramidi sociali che chiamiamo aziende, famiglie, luoghi di svago. Oggi capisco, complici anche le mie scelte lavorative che io non sono uomo da “piramide”. Io amo i cerchi, le tavole rotonde dove si è da pari e secondo le teorie di Dunbar non c’è posto per tanta gente (andate a leggervi i suoi libri e scoprirete che avete posto nella vostra vita per non più di 150 relazioni divise in livelli come gli orbitali degli elettroni). Parleremo anche di questo in prossimi articoli se me ne ricorderò o ne avrò voglia, perché, qui sta la cosa importante per me: 20 anni fa scrivevo, almeno, pensavo di scrivere per la fama e fare fare una vita agiata alla mia “bella” che era si bella ma non di anima. Oggi scrivo per me, per fare ordine nei miei pensieri e per condividere con qualcuno la mia esperienza. Mi accorgo comunque che nel profondo non sono cambiato. Che quello che scrivevo e sentivo è ancora in me e che anche allora vedevo già la realtà come divisa in una trinità. Allora ero alla ricerca di un Maestro, di un Amore e di un Amico. Oggi li chiamerei Mente, Anima e Spirito e sono dentro di me, dentro di ognuno anche se spesso ce ne dimentichiamo. Sono la parte maschile, la parte femminile e quella sociale che sono in ognuno di noi. In una società materialistico spirituale e dominata dal pensiero unico come questa, anima viene soffocata, ora spesso anche spirito, e così si diventa corpi con mente, gli zombie di Romero, che vivono di bisogni essenziali e di eventi, sempre affamati e sempre alla ricerca di un “di più” che non basta mai. Oggi dopo una lunga ricerca io ho trovato la mia mente, la mia anima e il mio spirito, ma mi accorgo che erano già nel mio testo, mi parlavano ma io non li capivo e a volte poi negli anni li avrei zittiti per provare a diventare un corpo con mente.

Ora tutto questo preambolo per dire che Il Cammino sulla Strada del Cambiamento è il mio primo libro mai pubblicato perché mai cagato da degli editori che voglio pubblicare a pezzi sul mio blog. Sono 200 aforismi divisi in 10 capitoli in cui tratto di vari argomenti legati al cambiamento, al maestro, all’amore e al rapporto con la persona amata, alla felicità. Insomma è la mia versione del cammino dell’eroe scritta come aforismi che hanno il sapore di delle equazioni algebriche. Ne pubblicherò 5 alla settimana per un totale di 40 settimane più il prologo che pubblico oggi. Il nome commerciale che avevo scelto per quest’opera era Romanzo di un’Interiorità e mi firmavo come Anonimo Nessuno, perché già allora pensavo che i nomi servissero a poco e che ognuno di noi percorre un cammino nella vita simile nella struttura. Iniziamo.

Autore: UN ANONIMO NESSUNO

Titolo: ROMANZO DI UN’ INTERIORITA’

Sottotitolo: IL CAMMINO SULLA STRADA DEL CAMBIAMENTO

Di Torraco Luca

Dedicato al maestro che su molto mi ascoltò ed insegnò,

a Daphne che con il suo amore il mio spento cuore riscaldò.

Sommario:

  • Prologo al Cammino
  • Il Cambiamento
  • Il Maestro e L’Amico
  • L’Amicizia
  • La Gente: Estranei o Solo Altri?
  • Il Proprio Essere Tra La Gente: Il Mondo
  • Il Proprio Codice, La Propria Via
  • L’Amore
  • La Persona Amata
  • Il Rapporto Amoroso
  • La Felicità
  • Congedo dal Cammino

Prologo al Cammino.

Penso a volte, mi soffermo a guardare ed a immaginare cosa c’è oltre ciò che di visibile la vita pulsante attorno a me mi restituisce attraverso le sensazioni, oltre un volto, cosa possa celarsi dentro un corpo, quali pensieri, di cosa sia fatta quell’anima che lo abita. Beh! Non so darmi una risposta, credo che per rispondere bisogna cercare dentro se stessi, capire cosa spinge a vivere e a vivere questa vita fino in fondo guardando oltre la sua vanità, dato che l’altra via è sempre lì a portata di mano, a ricordarci che ci sarebbe comunque l’oblio pronto a cingerci, che ognuno potrebbe darselo in maniera anche indolore, silente, anonima. Penso e dai miei pensieri sgorga la mia riflessione, l’unico modo in cui so parlare è per frammenti, il discorso mi si ferma in testa, si strozza prima che lo pronunci e la mia anima freme. Solo la mano, poiché la lingua è secca, si muove, scorre e sul foglio ferma duecento pensieri. Pensieri su tutto e niente che parlano degli altri, agli altri, ma forse parlano per me ed a me. Vi vedo il mondo, l ‘amore sognato e l’amore di una donna reale, il mio codice morale, la mia via, perché la vita è mutamento, è cambiamento, è cercare un posto nel mondo, è percorrere una strada, il cammino sulla strada del cambiamento, che si vorrebbe porti a mille cose, ma alla fine è solamente, unicamente, disperatamente la felicità, in ogni forma per sé gradita, che forse si cerca e a cui forse mai si arriva veramente.